VIRAL VIDEO: Content is King, Distribution is Queen [Recensione libro]

Viral video è un libro breve, semplice e con finalità pratiche, che proietta il lettore nel mondo dell’online video advertising. Scritto da tre super esperti del settore, Dario Caiazzo, Andrea Febbraio e Umberto Lisiero, provenienti dal vincente team di Ebuzzing, il testo traccia una panoramica efficace sull’argomento, raccontando tra l'altro le migliori tecniche per rendere virale un video su YouTube.

Quand’è che si può parlare di video virale? Semplice: quando non solo fa contare uno sproposito di clic, ma anche di condivisioni. La viralità, quindi, nasce dalla comunione dell’advertising (in formato video, ovviamente) con i social network. La tesi molto interessante che gli autori propongono, consolidata da un’esperienza pluriennale (si veda Ebuzzing), afferma che il contenuto è fondamentale, ma non può diventare viral senza una distribuzione vincente (da qui lo slogan Content is King, Distribution is Queen).

Poiché lo spot pubblicitario (come il classico e fastidioso pre-roll) trapiantato dal linguaggio televisivo a quello del web, difficilmente può diventare virale, si esamina una soluzione più azzeccata per la viralità di un video: ovvero il cosiddetto branded content unito al Social Video Advertising.

Cos’è un branded content? E’ un contenuto sponsorizzato, non un banale spot: in questo caso, infatti, il protagonista del video è il contenuto (King), e l’aspetto persuasivo della pubblicità resta sullo sfondo. In più, non viene subìto dall’utente in quanto incollato a un contenuto, ma viene scelto dall’utente, che lo guarderà perché è esso stesso il contenuto

Il contenuto ideale per un viral hit? Di certo non può essere fotografato con un rigido schematismo, ma sul libro sono elencate sette regole d’oro che sembrano effettivamente delineare l’ossatura dei video più condivisi sul web.

Come accennato, il re senza la regina è un pivellino, quindi ecco che arriva la distribuzione (Queen) in sostegno, ovvero il Social Video Advertising. Questa parte del testo è il nucleo tematico del manuale con consigli sul piano di Social Video Advertising che deve mettere in luce obiettivi, strategie e utilizzo dei canali di distribuzione (blog, social game, mobile, siti di nicchia e Youtube). A proposito di Youtube, non poteva mancare una piccola guida su come funziona e come si può sfruttare per avere i migliori risultati.

Andando avanti, possiamo trovare le metriche per indagare la viralità del video. Tra queste spiccano misurazioni social (ad esempio il conteggio delle organic view). Per chiudere, gli ultimi due capitoli riguardano la descrizione di casi di successo, nonché la questione dell’audience buying per rivolgersi al target di riferimento.

Questo riassunto del libro Viral Video fallisce di fronte alla portata analitica e pratica dell’opera che, seppur breve, va letta accuratamente affinché possa aprire le porte del successo. Sebbene sia orientato agli esperti o agli studiosi del settore, Viral Video presenta un valore diverso se si considera che basta un blog per diventare protagonisti della storia. Altri pregi? Una realizzazione grafica accattivante, ma soprattutto, una mole di grafici e statistiche per inquadrare la situazione con un’occhiata.

Vi raccomando le pagine social dedicate al libro su Facebook, Twitter e Instragram per esprimere la vostra opinione su Viral Video. E non dimenticate che potete anche lasciare commenti qui sotto. Buona lettura!

Articolo sponsorizzato

Paolo Ceccarini