Dale Chihuly, lo scultore mezzo cieco

Ero lì che mi chiedevo che cosa si può tirare fuori dal cilindro (o dalla mia polverosa libreria) in una cupa, umidiccia notte di dicembre, quando mi è venuto in mente lui. Sì proprio lui, quell'essere ameno con cui ho passato notti e giorni, con cui mi sono arrabbiata, che ho amato e odiato come solo si può amare uno scultore sui cui hai deciso di scrivere un altrettanto polverosa tesi di laurea che nessuno, a parte tua madre, leggerà mai. Il Lui in questione si chiama Dale Chihuly e ha il potere, nella mia insulsa visione del mondo, di fermare il tempo. Lo fa attraverso il vetro soffiato, che modella con maestria fino a dargli la forma di un fiore, una foglia, una pianta. Perché ferma il tempo? Perché un fiore è per sua natura destinato a vita breve. Il suo colore si ammira per un breve tempo, non hai ancora percepito la sua bellezza e perfezione che lui sta già invecchiando e morendo. Ma se questo capolavoro di Madre Natura lo riproduci con un materiale duraturo come il vetro la sua bellezza sarà immortalata per sempre.
DaleChihulyatPilchuck
By Bryan Ohno [GFDL (http://www.gnu.org/copyleft/fdl.html) or CC BY 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/3.0)]
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Il Dale in questione è nato negli Stati Uniti 75 anni or sono. Negli USA, come va di moda chiamarli adesso, Dale ha sempre vissuto e proprio lì la perdita di un occhio a causa di un incidente automobilistico ha rischiato di farlo allontanare da ciò che sempre aveva fatto parte della sua vita, la scultura. Eh già signori miei, questo scultore ha un solo mirabolante, magico, occhio. Questo non gli ha però impedito di continuare a creare queste belle sculturine di cui parliamo. Senza la percezione della profondità, necessaria per uno scultore, Chihuly riesce comunque a creare opere eteree ma solide, presenti, capaci appunto di fermare il tempo. Posizionate in veri e propri giardini le sue sculture sono un’esplosione, una pennellata di colore fresco, un insinuarsi nella natura più pura fino a divenirne parte.

MBAM 216
By Jeangagnon (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons
Diana Venturelli