Letizia Battaglia e la sua Anthology - l'eterno ritorno dell'identico

Letizia Battaglia: Anthology. Più che un libro, un'opera memorabile

Sfogliare Anthology è un'esperienza visiva importante, ma lo è ancor di più girare per la mostra allestita al Museo Maxxi di Roma.


Una fotografa underground

Letizia Battaglia, palermitana, è una di quelle donne che ha dato tanto al mondo della fotografia. Probabilmente ha dato più di quel che ha ricevuto. Un punto di riferimento per chi ama il reportage e la fotografia di strada. La strada, quella vera, degli anni settanta. Letizia è uno spirito libero, irrequieto e fuori dal coro. Il suo approccio alla vita traspare da ogni singolo scatto, è contagioso. Un mix di determinazione e spontaneità.


Anthology

Anthology raccoglie quarant'anni di lavoro, una selezione di circa 200 scatti, tutti rigorosamente in bianco e nero. Ad accompagnare la sequenza fotografica troviamo numerosi interventi scritti da personaggi del mondo politico e culturale come Wim Wenders, Paolo Falcone, Josef Koudelka e Fred Ritchin. Bastano queste testimonianze a stabilire la caratura di un'artista straordinaria.

Ci troviamo di fronte a una serie di fotografie che raccontano decenni di storie. Il focus di Letizia Battaglia ci riguarda da vicino, ci tocca nell'intimo. Non solo per le fotografie degli omicidi legati alla malavita, alla mafia, ma anche e soprattutto per i suoi ritratti di bambini. Ritratti che ci interrogano, chiedono risposte a questioni tuttora insolute.

La fotografa palermitana, quindi, non può essere associata esclusivamente al suo lavoro sugli omicidi e i processi storici alla mafia. Oltre a Giovanni Falcone o Paolo Borsellino, infatti, ha fotografato le lotte sindacali, la Prima Repubblica, Pier Paolo Pasolini e Andreotti.
Nell'ultima parte di carriera sta cercando di ri-mediare a quelle immagini scomode attraverso dei fotomontaggi che vedano la morte accompagnata dalla vita; un tentativo di venire a patti con fotografie che indubbiamente avrebbero segnato chiunque.


Per Pura Passione

Se posso darvi un consiglio, prendetevi un giorno per visitare questa mostra fantastica. A partire dalla cornice che ospita la grande monografia visiva della fotografa palermitana, il Maxxi. Mostra completa, che fornisce uno sguardo su tutte le attività svolte da Letizia. Editor, giornalista e fotografa, nonché donna che ha avuto un ruolo attivo nella società politica. L'allestimento rende al meglio la compattezza e la coerenza della sua fotografia. Ogni curva regala una sorpresa, tra uno scatto da pugno in faccia e un altro, al contrario, di una poesia disarmante.

Non ci sono mezze misure nella Battaglia. Frutto della sua personalità.
Cristiano Morbidelli