Decalogo di Jack London per aspiranti scrittori

Forse non tutti sanno che Jack London, prima di dedicarsi alla letteratura, ha vissuto una vita molto avventurosa. La sua storia, romanzata nel mitico Martin Eden, ha tanto da insegnare a chiunque voglia seriamente dedicarsi alla scrittura. Perché? Be', è semplice: Jack London era squattrinato, di bassa estrazione sociale, possedeva un rozzo bagaglio culturale e non conosceva nessuno che potesse aiutarlo a farsi notare dalla feroce macchina editoriale statunitense. Eppure, nonostante ciò, è diventato uno degli autori fondamentali della letteratura americana.

Foto della prima edizione. Foto da Wikipedia

Il decalogo che segue è tratto da Martin Eden, John Barleycorn (la biografia alcolica di Jack London) e da un libriccino intitolato Pronto soccorso per scrittori esordienti edito da Minimum Fax. Quest'ultimo raccoglie alcuni articoli di Jack London, pubblicati su importanti riviste americane dell'epoca, e quattro lettere ad aspiranti scrittori.

Immagine da minimumfax.com
  1. La filosofia di vita. Devi maturare una filosofia di vita assolutamente personale. Devi distinguerti: solo così potrai trasmettere qualcosa di nuovo e significativo. Ma come si costruisce una filosofia di vita libera dagli schemi? Studiando di tutto, dall'etica alla biologia passando per l'economia. Lo studio deve aiutarti a strutturare un'idea solida del mondo e dell'uomo.
  2. Non spiegare! Non devi spiegare la tua filosofia, ma metterla in scena. Non stai scrivendo un saggio: è narrativa, questa. Quello che vuoi dire con la tua opera deve essere trasmesso attraverso i gesti, le azioni e i discorsi dei personaggi.
  3. Non scrivere troppo. Concentrati su un solo racconto, anziché cominciarne dieci.
  4. Decidi quanto scrivere ogni giorno. Nel John Barleycorn, Jack London ci racconta che scriveva mille parole al giorno. Per nulla al mondo avrebbe scritto una parola di meno. Quindi: decidi quanto vuoi scrivere quotidianamente e fallo, nessuna scusa!

    Foto da ibs.it

  5. Imita gli scrittori di successo. Cosa fanno gli scrittori arrivati? Cosa hanno fatto per raggiungere il successo? Cerca di capire i loro trucchi e applicali.
  6. Usa un quaderno degli appunti. Il tuo quaderno dev'essere con te. Sempre, ovunque. E devi usarlo per scriverci qualsiasi pensiero ti viene in mente.
  7. Lavora indefessamente. Nella sua fase di apprendistato Jack London passava 19 ore su 24 a studiare e a scrivere. Perché pensi di dover fare meno di lui? Bisogna studiare il mondo - ricordi il primo punto? -, leggere gli altri autori e imparare a scrivere.
    Credi di saper scrivere? Per diventare un fabbro esperto - dice London - ci vogliono cinque anni di duro lavoro giornaliero. Se pensi che ci voglia di meno a padroneggiare la scrittura, sbagli di grosso. Oltretutto - aggiunge - ci sono più fabbri di successo che scrittori di successo, perché è molto più facile diventare un bravo fabbro che un bravo scrittore.
  8. Studia il mercato editoriale attuale. Studiare, ancora? Sì, i tuoi compiti non sono finiti: devi leggere la letteratura che viene prodotta oggi sul mercato. Come puoi fare successo se non sai cosa pubblicano gli editori a cui vuoi mandare le tue sudate carte?
  9. Giudica il tuo manoscritto come se fossi un lettore. Prendi le distanze dalla tua opera. Leggila come se fossi un lettore qualunque, una persona lontana e cerca di capire se quello che hai scritto può essere valido per uno sconosciuto.
  10. Decimo punto. Non c'è un decimo punto, in realtà, ma fare un decalogo di nove punti mi pareva brutto.

Paolo Ceccarini