Appunti su Le mani di Manduria, il giallo letterario di Mario Grasso

Le mani di Manduria di Mario Grasso (Alter Ego, 2019) è un romanzo giallo ambientato in Salento.

Immagine da http://www.alteregoedizioni.it/

Le mani di Manduria: trama

"Non negli occhi va cercata la verità, nelle mani piuttosto. Le mani non hanno segreti".

Alla vigilia della festa del santo patrono, Salvo Antonacci, noto scrittore salentino, viene ritrovato morto sul letto della sua casa di Manduria. Il cadavere è privo delle mani, amputate chirurgicamente. A indagare sul caso sarà il vicequestore Ettore Blasi, il cui compito non sarà di certo facile: nella vita del borgo tutti gli abitanti avevano relazioni con la vittima, e tra di loro si cela l'assassino.


L'anima salentina 
Lo stile, l'ambientazione e i personaggi sono fusi in un insieme indissolubile di salentinità.
Le mani di Manduria, ricostruendo la vita di un Sud arcaico come quello pugliese, sembra rifarsi alla tradizione letteraria del Verismo verghiano, pur senza la parabola discendente del pessimismo.
Coinvolgendo nelle indagini del vicequestore gran parte degli abitanti del paese, Mario Grasso mette in scena le dinamiche sociali di un meridione "dove il buio arriva prima che a Milano", restituendo al lettore un ritratto complesso e affascinante del Salento più nascosto: una provincia in cui la cultura contadina resiste all'urto della globalizzazione, una terra piena di ubbie e pettegolezzi, calda di amori clandestini, e dove echeggia in sottofondo il respiro della Sacra Corona Unita.

"Alcune vecchiette erano ’ssittate sobbra li seggi di legno e di paglia accanto agli usci delle case. Avevano le facce intarsiate di rughe che ricordavano la corteccia dei cari ulivi salentini. Una di esse, che sferruzzava a una velocità sorprendente, colse lo sguardo incuriosito di Ada e la invitò a sedersi sulla sedia accanto alla sua, sulla quale aveva appoggiato i gomitoli di lana. Dopo le domande di rito – «Da dove viene? È sposata? Ha ancora i genitori? Lavora?» – e i consigli – «Una donna bella come lei non deve stare sola» – la signora aprì il libro mentale della storia di Manduria e le raccontò fatti del passato e tradizioni da sempre uguali a se stesse, perché nessuno si era mai azzardato a metterle in discussione o a modificarle".

Ettore Blasi, il vicequestore duro fuori e fragile dentro; Mena, l'ammaliante anatomopatologo; Don Ciccio, detto il barone, produttore di vino e olio d'oliva; la sua algida moglie Madia; Apollonia, la donna seducente che ha avuto due figli da due uomini diversi; Crescenza, la massaia; Vittiglio, il farmacista bizzarro; Minguccio, l'ex chirurgo che fa il macellaio per mantenere l'azienda di famiglia; Salvo, la vittima dall'animo oscuro; lo Strozzo, l'usuraio spacciatore; Ada, la bella milanese in vacanza alla masseria del barone: ciascun personaggio è un volto diverso di questa “città dei Messapi, costruita su un gradino della Murgia tarantina”, un paese che con le sue mani fa e disfa tutte le trame che tra le sue mura si ordiscono.


Un giallo letterario 
Nel romanzo di Mario Grasso trovano ampio spazio i particolarismi regionali e provinciali, da sempre cardine della tradizione narrativa italiana perché in grado di fotografare una realtà oltre che un periodo storico. L'autore mostra di possedere un'identità stilistica compiuta, miscelando la lingua letteraria e l'ardimento espressivo del dialetto in un periodare brillante, talvolta impreziosito dalla sintassi regionale del verbo dislocato a destra ("carèddra era, carina assai") e da metafore legate al mondo contadino:

"I suoi seni avevano la morbida durezza delle caciotte di capra lasciate ad asciugare al giro d’aria dei solai, ma nessuno li aveva toccati". 


Dentro le nostre radici
Tra ulivi secolari e vigneti a perdita d'occhio si erge, fiera e contraddittoria, Manduria con le sue “case basse addossate le une alle altre, tinte di bianco” e avvolte dal silenzio.
Manduria con le sue tradizioni (i cantacunti), le architetture contadine (la caseddha) e i sapori tipici (la pasta ciceri e tria, il Primitivo) è la vera protagonista della storia: un viaggio in un tempo sospeso che odora di mare e di tufo, per scoprire e riscoprire il valore autentico e primordiale di un'Italia dimenticata.


Eleonora Marchetti
Paolo Ceccarini