Microrecensione del romanzo Briciole dai piccioni, Alessandro Turati

Briciole dai piccioni di Alessandro Turati (Neo Edizioni, 2016) è un romanzo di formazione fuori dalle righe, un gioiellino nichilista talmente amaro da risultare comico.

Briciole dai piccioni, A. Turati, Neo Edizioni

Il determinismo alcolico di Turati
Briciole dai piccioni narra la storia di Alessio Valentino attraverso la sua personalissima e rivoluzionaria dialettica triadica applicata allo sviluppo umano:
1) infanzia (tesi)
2) adolescenza (antitesi)
3) alcolismo e disoccupazione (sintesi).
L’allegro determinismo del caro Alessio funziona così: al culmine di una maturazione infernale (per dirla alla Thomas Bernhard, citato dallo stesso Turati) e alienante (questo lo aggiungo io), l’età adulta è una grottesca disavventura all'insegna del vino in cartone e di un'inettitudine totalizzante.
Ebbene sì: la vita di Alessio è una consecuzione di perdite e sofferenze irrevocabili.
E per questo vi farà sbellicare dalle risate.
No, non sto scherzando: Briciole dai piccioni è un'odissea alcolica disseminata di aforismi cinici e scorretti che vi bastoneranno e vi faranno ridere fino all’ultima pagina. E scommetto che, dopo aver terminato la lettura, tornerete indietro per riassaporare gli stralci più crudeli - pasteggiando con Tavernello rosso in bicchiere di plastica riciclata. È quindi lo stile, ricercatamente scassato e tagliente, a fare la differenza: la voce di Turati è netta, compiuta, e non c'è periodo nel libro che sia poggiato lì senza cura, al solo scopo di portare avanti la storia.

Mi spoglio e si spoglia, seppur tentennando. Prendo i miei vestiti e li stendo sul termosifone anche se è spento. Chiudo la porta a chiave e mi avvicino a Bea da dietro. Scendo con le mani lungo la sua schiena. Ha un corpo scheletrico abbastanza insignificante. Però mi piace.

Spiego a Sara che in Africa non fa così caldo come dicono tutti e nemmeno ci sono tantissimi animali, più che altro insetti. Dice: - Che testa di cazzo che sei, hai bevuto tutta la settimana chiuso in albergo, vero? -.

In conclusione
Briciole dai piccioni di Alessandro Turati è un romanzo capace di portarci nella disperazione più profonda. Ma soltanto per guardarla in faccia e prenderla un po' in giro, dimostrandole che, in fin dei conti, non ci fa più paura.

Paolo Ceccarini